L’ambiente più inquinato è quello domestico

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Noi tutti siamo portati a pensare che la nostra casa sia un ambiente sicuro, salubre e incontaminato ma non è così. L’inquinamento domestico è la contaminazione di un ambiente abitativo chiuso, causata da agenti inorganici o organici, compresi batteri e microrganismi derivanti dalle varie attività umane o da una cattiva gestione delle casa.

Da un sondaggio condotto da Netatmo in 12 Paesi europei, su un campione di più di 1.000 stazioni meteo intelligenti per ciascun Paese è emerso che il 45% delle abitazioni italiane supera, almeno una volta al giorno, la soglia di 1.000 parti per milione (ppm) di CO2. Ciò significa che queste abitazioni non sono sufficientemente ventilate per evacuare gli agenti inquinanti, il doppio della media europea. Il quadruplo rispetto alla Svezia, in testa alla classifica per qualità dell’aria. Disparità che possono essere dovute ad abitudini diverse, nonché a norme e meccanismi di ventilazione che variano da un Paese all’altro. Per esempio, in Francia il 75% delle abitazioni indipendenti costruite prima del 1990 vanta una ventilazione cosiddetta naturale, mentre nel restante 25% dei casi è meccanica. In Svezia soltanto il 40% delle case dispone di una ventilazione naturale, contro un 60% che ne possiede una meccanica.

Inoltre la qualità dell’aria nelle case italiane varia in base alle stagioni. In estate risulta inquinata nel 25% dei casi, mentre in inverno il valore sale al 57%. Freddo e maltempo inducono infatti a non aprire le finestre, o a farlo meno spesso. Tuttavia basterebbe arieggiare l’abitazione per cinque minuti, da due a quattro volte al giorno, per cambiare l’aria senza perdere calore.

Dal sondaggio risulta infine che la qualità dell’aria domestica varia anche in base ai giorni dell’anno. Per esempio, il 7 gennaio 2018 è stato il giorno più inquinato: l’aria del 66% delle abitazioni italiane è risultata malsana. Durante le festività di fine anno, gli italiani si riuniscono in casa, trascorrendovi più tempo del solito senza far corrispondere a questo una giusta ventilazione. Si spiega così in parte questo risultato, concludono gli autori dell’indagine.

Day 262. Plant in window
“Day 262. Plant in window” by alfstorm is licensed under CC BY-NC-SA 2.0 

Ma ci sono dei materiali che aiutano ad assorbire la CO2 prodotta a casa?

Tra le cause di inquinamento domestico figurano in primis mobili, arredi e finiture. Vernici, collanti, materiali di costruzione così come mobili e finiture, sprigionano emissioni nocive.

La formaldeide è tra i conservanti più diffusi impiegati in mobili e componenti d’arredo. Colle, collanti e sigillanti che hai in casa (anche quelli per sigillare gli infissi) rilasciano prodotti poliglicoli e tra le vernici possiamo trovare metalli pesanti.

E’ vero che le fonti dell’inquinamento domestico sono numerosi e difficili da gestire, ma è anche vero che con la bio-edilizia e usando prodotti naturali è possibile abbassare al minimo questo inquinamento. Altri modi per abbattere l’inquinamento dell’aria domestica sono arredare la casa con piante e scegliere mobili a bassa emissione di formaldeide.

Fonti: https://www.ideegreen.it/inquinamento-domestico-28241.html https://www.lasicilia.it/news/salute/300240/aria-inquinata-in-casa-per-quasi-1-italiano-su-2.html