iroko

utilizzi

Il legno iroko ha usi simili a quelli del teak che spesso sostituisce: è quindi impiegato per falegnameria di alta qualità, per rivestimenti di banconi e banchi da laboratorio e tavole per sgocciolamento. E' uno dei legni preferiti per sculture e oggetti intagliati ed è ideale per processi di tornitura. E' largamente usato in navi, barche e costruzioni di veicoli e come legname strutturale per palizzate, opere in campo marino e panchine per parchi e giardini, parquet riscaldato. Il legno sfogliato è destinato alla produzione di compensati mentre quello da tranciatura a piallacci decorativi.

proprietà

La densità è 640 kg/m³ dopo stagionatura. Il legno si essicca bene e abbastanza rapidamente, con lieve degrado, è durevole, stabile in opera e dotato di media resistenza a flessione e a rottura, rigidezza molto bassa e bassa resistenza a impatto. Presenta una moderata propensione alla sagomatura in presenza di vapore. All'interno delle fibre depositi di carbonato di calcio visibili per contrasto con il legno scuro circostante, possono danneggiare i taglienti. La fine polvere di lavorazione può irritare naso e pelle. Inchiodatura, avvitatura e incollaggio sono soddisfacenti. L'impregnazione delle fibre permette finiture eccellenti. Il legno è in generale molto durevole e resistente ai trattamenti di conservazione, sebbene l'alburno sia permeabile. Quest'ultimo è soggetto agli attacchi dei lictidi.

aspetto e cresita

L'alburno dal colore chiaro è distinto dal durame giallo-marrone, che muta poi in marrone più scuro con sottili linee chiare, numerose su superfici ricavate da taglio tangenziale. La fibratura è tipicamente incrociata e talvolta irregolare. L’iroko o Chlorophora excelsa proviene dalle foreste dei paesi dell’Africa equatoriale come Sierra Leone, Angola, Kenya, Etiopia e altri.